Nel cuore pulsante della scena europea vive un artista che ha fatto della nostalgia e del romanticismo il proprio linguaggio visivo. Federico — per tutti semplicemente Fede — nasce in un piccolo paese della provincia di Venezia, ma trova la sua vera casa creativa a Barcellona, città in cui vive e lavora da oltre diciassette anni. Appassionato di vintage americano, affascinato dalle atmosfere degli anni ’20 e ’30 e innamorato delle cose fatte a mano, Fede ha trasformato questa sensibilità unica nel tratto distintivo della sua arte.
Il suo percorso lo ha portato a Londra e poi a Barcellona, dove ha appena coronato uno dei suoi più grandi sogni: aprire il suo studio, Universo Tattoo Studio Barcelona, un luogo in cui il traditional incontra una poetica intima, elegante e malinconica.
In questa intervista ci racconta il suo viaggio, la sua visione e l’essenza di un mestiere che, per lui, resta prima di tutto un dialogo umano. Buona lettura.
Ciao, come vuoi presentarti ai nostri lettori?
Ciao, mi presenterei come mi conoscono la maggior parte delle persone: Fede. Un ragazzo nato 40 anni fa in un paesino in provincia di Venezia, con la passione per il vintage romantico, il tatuaggio classico, la nostalgia delle cose fatte a mano, delle lettere scritte a mano, degli sguardi incrociati per strada, del darsi la mano. Questo sono io.
Da dove e’ partita la tua passione per i tatuaggi?
Fin da piccolo ero affascinato dal vintage americano, dall’arte, dal disegno da sempre, praticamente. Mi ricordo che quando avevo 15 anni, nel 1998, andavo in edicola (al tempo non c’era internet) a comprare le riviste dove trovavi i disegni per tatuaggi. Erano in un formato allungato, con una serie di disegni: quelle erano le uniche referenze che esistevano.
Quindi sei passato dall’essere un lettore a un tatuatore?
Si, professionalmente ho iniziato 12 anni fa, ma come molti ho comprato la mia prima macchinetta due anni prima. I primi approcci sono stati su amici, poi ho deciso di trasferirmi a Londra per inseguire il mio sogno. Ho fatto un anno come apprendista in uno studio di Soho, poi sono tornato nella mia amata Barcellona e ho iniziato a lavorare in uno studio. Oggi ho finalmente aperto il mio studio: Universo Tattoo Studio Barcelona.
Da quanto tempo ti trovi a Barcellona?
Vivo e lavoro a Barcellona (Spagna) da ormai 17 anni. Dopo 11 anni passati in due studi diversi, ho aperto il mio studio personale, come accennavo prima.
Come descriveresti la scena del tatuaggio in Spagna oggi?
La scena del tatuaggio in Spagna è molto forte, e spinge moltissimo sull’old school.
Come definiresti il tuo stile di tatuaggio?
Lo definirei un “tatuaggio romantico”: traditional, ma con tocchi vintage e riferimenti agli anni ’20.
Che tipo di progetti di tatuaggio ti piace fare di più?
Soprattutto volti di donne degli anni ’20 e ’30, con quel tocco romantico e malinconico che racconta emozioni e atmosfere di un’altra epoca.
Quali sono le tue fonti principali per creare i tuoi tatuaggi?
Mi ispiro principalmente a modelle, cartelloni pubblicitari e canzoni degli anni ’20 e ’30.
Qual è l’aspetto più impegnativo dell’essere un tatuatore nel 2025?
Credo che oggi la sfida più grande sia restare al passo con i tempi. Bisogna essere poliedrici e adattarsi: il mondo cambia, e cambiare con lui non è un male, anzi è segno di evoluzione continua.
Qual è l’aspetto più gratificante dell’essere un tatuatore?
Le persone. Il poter condividere tempo con gente da tutto il mondo, sapere che si affidano a te anche senza conoscerti: è una delle esperienze più gratificanti di questo mestiere.
Qual è la tua esperienza con le tattoo conventions finora?
Nei primi anni ho partecipato a molte conventions in Francia, in quasi tutte le principali città. È stata un’esperienza fondamentale per capire cosa significa tatuare in quel contesto e davvero favolosa.
Ti ricordi la prima convention a cui hai partecipato?
Sì, certo. Non si dimenticano le prime volte. Era Rennes 2014, organizzata da Mikael de Poissy e Miss Atomik.
Qual è il motivo principale per partecipare alle tattoo conventions?
Conoscere colleghi da tutto il mondo, scoprire nuove città e culture. Non c’è modo migliore per ampliare il proprio bagaglio culturale facendo ciò che ami.
Qual è stata la tua convention preferita finora, e perché?
Direi Waregem, in Belgio. È stata una sorpresa totale: non conoscevo nessuno, non sapevo cosa aspettarmi, e invece sono stato accolto in modo caloroso sia dall’organizzazione che dal pubblico. Ho anche vinto due premi come Best Traditional Tattoo, ma soprattutto mi sono sentito davvero valorizzato e questo conta tantissimo.
Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere una carriera nel mondo del tatuaggio?
Di essere umile e autentico. Prima ancora di saper disegnare o tatuare, è importante imparare ad essere onesti e rispettosi.
Chi sono le persone che ammiri di più nel mondo del tatuaggio?
Sono un nostalgico, quindi sono sempre stato affascinato dai pionieri del tatuaggio moderno come Mike “Rollo” Malone, Tony Polito, Kazuo Oguri, Shanghai Kate e molti altri.
Qual è il tuo più grande traguardo come tatuatore?
Senza dubbio aver aperto il mio studio, Universo Tattoo Studio, a Barcellona la città dove mi sono formato come artista e tatuatore. Ma soprattutto, il mio più grande successo è la fiducia delle persone che portano con sé un pezzo della mia arte. È la forma più alta di riconoscimento.
Fai altre forme d’arte oltre al tatuaggio?
Sì. Insegno acquerello e disegno qui a Barcellona, e dipingo su piatti di ceramica e tele ispirate a canzoni. Per me il tatuaggio è semplicemente un’altra forma di arte.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
Al momento il mio obiettivo è far crescere Universo Tattoo Studio e continuare a condividere arte e passione con la mia comunità.
C’è qualcos’altro che vorresti dire ai lettori?
Come dicevo prima: siate umili, in ogni ambito della vita. Non abbiate fretta tutto arriva, e arriva quando deve arrivare. E siete tutti benvenuti a visitare il mio studio: la porta è sempre aperta per tutti!









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